"Fuori luogo" è la singolarità di ciascuno, il proprio sé irriducibile all'io, all'individuo, all'identità, e inevitabilmente
coinvolto nel rapporto con altri, in questo senso unico, incomparabile, irriducibilmente altro. "U-topia" rispetto al ruolo, alla funzione, alla comunità,
all'appartenenza.
Fuori luogo è trovarsi esposto, senza riparo, senza protezioni, senza giustificazioni, senza scappatoie, senza alibi.
La singolarità non indifferente all'altro è l'esorbitante nella riproduzione dell'identico, condizione della riproduzione di questa forma sociale che
si impone come mondiale, globale.
Fuori luogo è l'uscita dal ruolo di soggetto, dagli agglomerati di soggetti, dalle comunità, dai popoli. Fuori luogo è fuori dai luoghi del
discorso, dalla definizione, dallo stereotipo, fuori nome, fuori dalla predicazione dell'essere, dalla pretesa di chiudere con l'altro. È ritorno alla parola
che ascolta, che dà tempo all'altro, è andare incontro all'altro.
Ci avete capito qualcosa? Non ci avete capito niente? Non importa! Per questa serata tutti i cortometraggi che faremo saranno per forza "fuori luogo"!!!